Film crudo e realistico
Monster è un film ormai datato che ricostruisce la biografia di una celebre serial killer donna statunitense. Si trattava di una prostituta, bruttina e con alle spalle un'infanzia davvero difficile. L'unico raggio di sole nella vita di questa donna sempre sulla difensiva era la sua amante, che era disposta a mantenere. Per il vero, il rapporto fra le 2 era tutt'altro che idilliaco, e forse ad amare era solo Aileen Wuornos. Ad un certo punto iniziano gli omicidi, e la polizia non tarda a scoprire che tutte le vittime, sempre di sesso maschile, avevano avuto a che fare con Aileen. Lei finisce in carcere, ma le prove non sono sufficienti. Per farla condannare gli inquirenti chiedono e ottengono la collaborazione della sua amante, che deve farla parlare al telefono. Aileen, in realtà, capisce che è una manovra per incastrarla, ma pur di non coinvolgere l'altra donna rinuncia al silenzio pur sapendo che questo avrebbe significato condanna a morte. Nonostante le licenze cinematografiche, il film è abbastanza accurato e la recitazione di Charlize Teron, imbruttita a oltranza per l'occasione, risulta strepitosa, facendole guadagnare un Oscar. L'attrice tra l'altro ha in comune col personaggio un'adolescenza segnata dalla violenza a causa dell'assassinio del padre, alcolizzato e violento, a opera della madre, compiuto davanti a lei. In conclusione, a me il film è piaciuto molto, certo non è adatto agli animi troppo sensibili.
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