Inconsueto
Libro inconsueto questo, per il Re dell'horror.
Da praticamente ogni punto di vista ci troviamo di fronte a un romanzo dai contenuti, dallo stile, dalle tematiche e dalle atmosfere assai differenti a quelle a cui King ci ha abituato; di misterioso, di paranormale, di terrorizzante qui non c'è quasi nulla, a parte la follia omicida del personaggio da cui il titolo prende il nome...c'è casomai un macabro e scabroso rapporto che lega quest'ultimo alla madre.
E' strano pensare che una storia del genere scaturisca dalla penna dell'autore di It e Shining - solo per citarne due - in quanto appare più verosimile pensare che a scriverla sia stato un Deaver o un Connelly e forse per questo tante recensioni sono state di medio livello, forse con King si crea un'aspettativa sempre consona al marchio di fabbrica col quale è sempre stato contraddistinto, ovvero l'horror/thriller a sfondo paranormale.
A mio parere il libro è comunque piacevole e merita, in quanto garantisce ottimi livelli di suspance ed è popolato da una serie di personaggi ben caratterizzati e credibili: questo è uno dei tanti aspetti tipici della genialità del Re ossia avere una capacità innata e unica di rendere mostruosi e inquietanti personaggi e situazioni perfettamente anonimi e quotidiani.
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